Per molti coltivatori, il substrato è semplicemente il terriccio confezionato acquistato in negozio. In realtà, a fare la differenza sono spesso gli additivi, che determinano come respirano le radici, come circola l’acqua e come vengono trattenuti i nutrienti.
Quattro materiali compaiono costantemente in pratica: perlite, argilla espansa (LECA), pomice e vermiculite. Ognuno ha un’origine, una struttura e un effetto diversi. Conoscerli significa poter creare miscele mirate, invece di affidarsi al caso.
Perlite — leggerezza e ossigeno
La perlite è una roccia vulcanica che, sottoposta a calore, si espande in granuli bianchi e leggerissimi. Il suo punto di forza è l’aerazione: aumenta la porosità, favorisce l’ossigenazione delle radici e alleggerisce i vasi. Il difetto principale è la bassa ritenzione idrica: troppa perlite = substrato che si asciuga molto rapidamente.
Argilla espansa — drenaggio e solidità
L’argilla espansa, nota soprattutto in idroponica, è utile anche nei substrati tradizionali. Posizionata sul fondo del vaso evita i ristagni, miscelata al terriccio migliora la struttura, seppur meno della perlite. È resistente e durevole, ma il peso elevato rende le grandi quantità poco pratiche.
Pomice — equilibrio naturale
La pomice è una roccia vulcanica porosa che unisce buona aerazione e moderata capacità di ritenzione idrica. Più stabile della perlite, non si degrada e trattiene parte dell’acqua nei micropori. È un additivo ideale per bilanciare ossigeno e umidità. L’unico limite: reperibilità e prezzo, spesso superiori a quelli della perlite.
Vermiculite — il serbatoio d’acqua
La vermiculite è un minerale argilloso che, dopo espansione termica, assume la forma di scaglie dorate e leggere. È caratterizzata da elevatissima capacità di trattenere acqua e da una discreta capacità di scambio cationico (CSC), che le consente di immagazzinare nutrienti. È ottima nei climi secchi, ma rischiosa in quelli umidi: favorisce ristagni e asfissia radicale.
Tabella comparativa degli additivi
Caratteristica / Additivo | Perlite | Argilla espansa | Pomice | Vermiculite |
---|---|---|---|---|
Origine | Roccia vulcanica espansa | Argilla cotta espansa | Roccia vulcanica porosa | Minerale argilloso espanso |
Aerazione | Molto alta | Media | Alta e stabile | Bassa |
Ritenzione idrica | Bassa | Bassa/Media | Media | Molto alta |
CSC (nutrient buffer) | Molto bassa | Bassa | Bassa/Media | Media |
Peso | Molto leggero | Pesante | Medio | Leggero |
Durabilità | Alta | Molto alta | Molto alta | Media |
Uso ideale | Alleggerire e arieggiare miscele | Drenaggio, idroponica, strato di fondo | Equilibrio aria–acqua, miscele longeve | Riserva idrica, climi secchi |
Rischi | Essiccazione rapida | Peso elevato | Costo, disponibilità | Ristagni, carenza di ossigeno |
Fatti e miti
- Mito: «Più perlite = meglio» → in eccesso porta a substrati che si asciugano troppo in fretta.
- Mito: «L’argilla espansa serve solo in idroponica» → è eccellente anche come drenaggio nei vasi.
- Fatto: La pomice è più stabile della perlite e non produce polvere.
- Fatto: La vermiculite è utile nei climi aridi ma problematica in quelli umidi.
FAQ
La perlite è indispensabile in ogni miscela?
No, se il substrato base è già leggero e poroso, può non servire.
La pomice può sostituire la perlite?
Sì, offre benefici simili con maggiore stabilità e migliore ritenzione idrica.
La vermiculite è adatta alla germinazione?
Sì, mantiene l’umidità costante ed è ideale per semenzai.
Si può riutilizzare l’argilla espansa?
Sì, se ben lavata e sterilizzata, dura praticamente all’infinito.
Conclusione
Ogni additivo è uno strumento: migliora una proprietà ma ne riduce un’altra. La perlite porta aria, la vermiculite acqua, la pomice equilibrio, l’argilla espansa drenaggio e stabilità.
La domanda non è «qual è il migliore?», ma: «di cosa hanno bisogno le mie piante nel mio clima e con il mio stile di coltivazione?». Considerati come leve da regolare, questi materiali trasformano un semplice substrato in un sistema ottimizzato per la salute delle radici.