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Alghe e biofilm nei sistemi idroponici: non una malattia, ma una vera fonte di problemi

Quando inizi con l’idroponica, pensi subito a carenze di nutrienti, funghi sulle radici oppure parassiti. Raramente, però, ci si concentra da subito su due minacce subdole e onnipresenti: le alghe e il biofilm. Non sono una malattia della pianta, ma possono davvero trasformare la tua serra in un festival di errori, stalli e sorprese – soprattutto se le ignori nelle prime fasi.


Cos’è il biofilm e perché le alghe danno tanti problemi in idroponica?

Immagina il serbatoio come un piccolo mondo dove non manca nulla: acqua, luce, calore, concimi. Quanto basta per far crescere le tue piante, ma anche per far moltiplicare alghe (quella patina verdastra sulle superfici illuminate) e biofilm: una pellicola quasi invisibile ma appiccicosa fatta da batteri, microalghe, resti di fertilizzante e altre sostanze che ricopre tutto: tubi, pareti, pompe, radici.


Non è solo questione di pulizia: le vere conseguenze di biofilm e alghe

Molti pensano: “Lavo e via”. Nella realtà, alghe e biofilm rubano ossigeno, nutrienti e creano squilibri invisibili. Le alghe consumano ossigeno di notte e fanno concorrenza alle radici; il biofilm cambia la chimica dell’acqua e può causare oscillazioni di pH:

  • Il biofilm è una trincea perfetta per batteri patogeni e funghi.

  • Sensori di pH ed EC coperti da biofilm mostrano valori sballati, che portano a errori nelle regolazioni (irriga troppo? Troppo poco?).

  • Si depositano sostanze vischiose, si bloccano pompe e tubazioni, possono anche uscire cattivi odori; la crescita diventa irregolare e lenta.


Perché alghe e biofilm sballano le letture dei sensori?

In idroponica precisione è tutto. Ma con alghe e biofilm il pH balla (sale col sole, scende col buio), il vero EC non corrisponde a quello che mostra la sonda, si finisce a sovralimentare o a provocare carenze solo perché il sensore è “sporcato”.


Rischio vero? Non uccidono, ma ti aprono la porta ai guai

Alghe e biofilm da soli raramente fanno morire la pianta. Ma trasformano il sistema in una grande autostrada per funghi, batteri e patogeni. Un biofilm consolidato è il trampolino di lancio per tutti i problemi radicali – senza accorgertene, ti ritrovi a domandarti perché le piante vanno a rilento.


Come prevenire (e risolvere) in idroponica

  • Blocca la luce: serbatoio e tubi opachi o almeno schermati; senza luce, niente alghe.

  • Pulizia e sanificazione regolare: ogni due settimane smonta e lava ogni componente; elimina residui e, se serve, aggiungi acqua ossigenata o prodotti specifici.

  • Movimento e ossigenazione: niente ristagni, pompe e aeratori sempre funzionanti.

  • Non sottovalutare i primi segnali: film vischioso, patina verdastra, sonde che danno numeri strani = agisci subito.


Conclusione

Alghe e biofilm non annientano il sistema idroponico, ma se trascurati diventano una vera zavorra che mina efficienza e salute delle piante. Bastano pulizia regolare e attenzione ai dettagli per tenere tutto sotto controllo. Idroponica vuol dire gestione: non lasciare che il “mondo invisibile” prenda la regia del raccolto!

In breve: “algae hydroponics” e “biofilm nel serbatoio” sono segnali d’allarme – non solo “cattivo aspetto” da pulire ogni tanto.

Manolo MJF

Hey, I’m Manolo from MJF – your go-to grow buddy 🌿. I blog about everything cannabis cultivation: from sprouting your first seed to harvesting top-shelf buds. Whether you're growing in a closet or a custom-built growroom, I’m here to share tips, tricks, and tried-and-true methods to keep your plants (and you) thriving. Light it up with knowledge and let’s grow together! 💡🌱 #GrowWithManolo

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